MARTEDI’ 6 MAGGIO alle 21, presso il nostro Circolo, Franca Tragni e Giada Vendemmiati hanno curato la serata di lettura delle poesie di Veronica Biancardi intitolata “Pensieri liberi nell’aria”. Tutta la dolcezza e la serenità nei versi della poetessa che ci lasciò giovanissima nel 1983.
Questo l’articolo scritto dal giornalista Gabriele Balestrazzi sul sito www.ilcielodiparma.it
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Una serata insieme a Veronica e alle sue poesie arcobaleno
Alla fine è stato come se tra Franca e Giada, quando si sono allontanate dal centro del palco fra gli applausi grati del pubblico, ci fosse anche Veronica: come se stesse tenendo per mano
chi con tanto calore aveva dato voce alle sue poesie di eterna bambina.
Baganzola, salone del circolo Arci Golese. La locandina della serata aveva il titolo scritto su un arcobaleno: “Pensieri liberi nell’aria”. Sarebbe piaciuto a Veronica Biancardi, che troppo presto ci aveva lasciato ormai 40 anni fa.
E le sarebbe piaciuto vedere tutti i colori di quella sala, con alle pareti i disegni dei ragazzi del Toschi ispirati dalle sue poesie di tredicenne, fresca ragazzina allo sbocciare della vita e purtroppo consapevole che quella vita le sarebbe stata regalata soltanto per poco tempo, per uno di quei mali che neppure la Scienza ha ancora imparato a vincere. Lo aveva capito benissimo, Veronica Biancardi, e allora si è affidata a qualcosa di ancora più forte della Scienza e anche del destino: la Poesia.
Versi che si potevano prevedere ingenui, e poi invece sempre capaci (oggi come in quei giorni tristi di 40 anni fa) di andare a posarsi nelle menti e nei cuori. Capaci di regalare stupore, nel vedere che in quelle poesie non c’erano solo le parole di chi si stava ancora affacciando alla vita senza averne troppa esperienza. No: lo stesso destino crudele che aveva voluto strappare troppo presto la vita a Veronica ha lasciato lunga vita alle sue parole, fra le quali affiorano ripetutamente maturità, consapevolezza, amore per la vita che stava scivolando via, voglia di lasciare comunque un sorriso a chi restava (mamma e papà innanzitutto)…
Meditazioni sulla Vita e sulla bellezza della Natura oggi ancora attualissime e coinvolgenti. Versi che la lettura di Franca Tragni e Giada Vendemmiati ha fatto davvero arrivare al cuore di chi ascoltava.
Con un momento destinato a restare scolpito in tutti noi. Dopo avere letto i versi che Veronica aveva dedicato alla mamma, perché “mi hai aperto le porte della vita / mi hai insegnato ad amare / ad apprezzare le piccole e le grandi cose”, Franca Tragni è scesa per un momento dal palco ed è andata ad abbracciare quella mamma, che seduta accanto al papà ha davvero ritrovato per una sera la sua piccola grande Veronica.
Ed è stato bello e commovente, per ZonaFranca Parma, essere parte di questa serata e di queste emozioni.